Cos’è realmente l’Internet of things?
L'internet delle cose associa il tema di Internet con gli oggetti reali della vita di tutti i giorni, oggetti (e dispositivi) che saranno sempre più connessi e che stanno dando vita a una rete ancora più fitta di presenza sul territorio e in tutti gli ambienti che necessitano di controllo, automazione e rilevamento: termostati, videocamere; rilevatori di luminosità, rivelatori di umidità, orologi, wearable (oggetti da indossare, come braccialetti connessi e orologi), sensori ambientali e territoriali.
Quanti sono gli oggetti connessi?
Le maggiori società di ricerca, sostengono che si arriverà a oltre 25 miliardi di apparati Iot entro il 2020. Dopo diversi anni di curiosità e di sperimentazione dell' Internet of Things, in Italia si iniziano a vedere i primi risultati concreti che presentano diversi gradi di applicazione: le realtà più consolidate, quelle sperimentali e quelle embrionali.
Esempi dell'Internet delle Cose
Dal frigorifero di casa, all'orologio, al semaforo, tutti possono essere considerati esempi di IoT. L'importante è che questi oggetti siano connessi alla rete, e che abbiano la possibilità di trasmettere e ricevere dati. In questo modo, questi oggetti diventano 'intelligenti', e possono attivarsi e disattivarsi 'da soli' e secondo delle necessità.
Gli ambiti applicativi
Le applicazioni più diffuse e riuscite in Italia sono quelle legate alle soluzioni più semplici e di immediata realizzazione. Si pensi per esempio alla videosorveglianza e alla sicurezza nelle smart home finalizzata al controllo e all'antintrusione o alla gestione delle flotte aziendali; alla tracciabilità degli oggetti di valore così come al monitoraggio del traffico cittadino in ambito smart city.
Applicazioni dell’internet delle cose possono essere individuate nella: